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La sicurezza nelle RSA è centrale nella gestione quotidiana delle case di riposo. Garantire ambienti protetti per ospiti e personale significa prevenire incidenti e tutelare la salute e la qualità di vita degli anziani, oltre a valorizzare la professionalità degli operatori attraverso formazione e addestramento continuo.
Significato e ambiti della sicurezza RSA
La sicurezza nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) comprende misure che proteggono da rischi fisici, sanitari, psicologici e organizzativi. Gli ambienti di cura presentano criticità tipiche, tra cui:
- Movimentazione dei pazienti: Sollecitazioni fisiche e rischi muscolo-scheletrici, aggravati da mobilità ridotta e necessità di assistenza continua.
- Cadute, scivolamenti e urti: Spazi ristretti, arredi non idonei, illuminazione insufficiente e percorsi non segregati.
- Rischio biologico e infezioni: Alta densità di ospiti, condizioni di fragilità e procedure di igiene non sempre uniformi.
- Stress lavoro-correlato: Carichi emotivi e organizzativi che impattano sulla qualità delle prestazioni.
- Uso improprio di DPI e dispositivi: Errori nell’impiego di DPI e apparecchiature elettriche con potenziali incidenti.
La formazione continua e gli addestramenti pratici riducono questi rischi: oltre a conoscere le norme, gli operatori devono saper agire correttamente sia in routine sia in emergenza.
Quadro normativo nazionale e indirizzi
Il riferimento principale è il D.Lgs. 81/08, che impone la valutazione dei rischi, la redazione del DVR, l’adozione di misure preventive e la formazione del personale. Si affiancano ulteriori strumenti e piani:
- Piano nazionale per la non autosufficienza 2022–2024: Priorità per l’assistenza agli anziani non autosufficienti.
- Legge 33/2023: Delega al Governo per la promozione dei diritti delle persone anziane.
- Decreto 77/2022: Modelli e standard per l’assistenza territoriale.
- Piano nazionale demenze: Interventi adeguati e sicuri per pazienti con patologie cognitive.
Oltre alla normativa statale, le RSA seguono regolamenti regionali e piani di prevenzione, inclusi quelli promossi da INAIL in collaborazione con le ASL.
Formazione e addestramento del personale
Le RSA devono prevedere un piano formativo aggiornato e completo per tutto il personale, inclusi stagisti e nuovi assunti, combinando teoria e pratica. Corsi richiesti e raccomandati:
- Formazione generale e specifica – rischio alto (16 ore): Obbligatoria per tutti i lavoratori.
- RLS – 32 ore: Percorso dedicato al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
- Antincendio: Presenza di almeno un addetto formato per ogni turno e sede.
- Primo soccorso: Intervento tempestivo in caso di malori o incidenti.
- BLSD (Basic Life Support and Defibrillation): Particolarmente utile in contesti con ospiti fragili e patologie cardiache.
Focus prioritario:
- Movimentazione assistita e ausili: Uso corretto di sollevatori, carrozzine, letti elettrici e strumenti di supporto.
- Gestione delle emergenze: Procedure di evacuazione e trasferimento rapido di ospiti non deambulanti in aree sicure.
Valore organizzativo e umano della sicurezza
Investire nella sicurezza nelle RSA significa proteggere le persone più vulnerabili e sostenere gli operatori. Gli anziani devono vivere in ambienti accoglienti e privi di pericoli; il personale deve essere formato, tutelato e messo nelle condizioni di affrontare con competenza ogni evenienza. Una cultura della prevenzione ben radicata eleva la qualità dell’assistenza e rafforza l’affidabilità dell’intera struttura.




